mercoledì 23 luglio 2014

Poesia altrui

"Perché a volte, nei momenti più impensati, per strada, puoi sentire l'anima lacerarsi, catturata nella storia di qualcuno che ti è appena passato accanto. La maggior parte delle volte, però, quelle storie vengono sradicate e muoiono subito, senza che gli interessati si rendano conto di ciò che hanno perso. Rimane solo un leggero dolore che svanisce immediatamente, anche se in me a volte può durare ancora qualche ora, come se avessi avuto un piccolo aborto spirituale. E rimane una sorta di angoscia, la morte della storia".

"Penso sempre che un uomo nudo possa fendere la folla come un coltello. Tutti si ritrarrebbero da lui come da una malattia infettiva o da una ferita aperta. Immagina, gente senza alcun indumento. Allora non ci sarebbe più ragione di fingere, perché com'è possibile odiare una persona nuda? (Prova a combattere contro un soldato nudo)".


David Grossman, "Che tu sia per me il coltello"