
Come tutti, so che per una buona raccolta è necessaria una buona semina, buona terra, buon concime, tanta acqua e un po' di pazienza. Qualunque pianta ha bisogno di tutto questo.
Ma ce n'è una -il bambù giapponese- che farebbe perdere la pazienza persino al Dalai Lama, se questi non conoscesse il suo ciclo vitale.
A quanto pare, tu pianti un seme di bambù giapponese in una buona terra, lo innaffi con affetto, aspetti con pazienza, e per i primi mesi non succede niente. Anzi, non succede niente per i primi sette anni. Poi, al settimo anno, in sole sei settimane il bambù cresce di 30 metri in un colpo solo. Ci ha messo solo sei settimane a crescere? No. In realtà si è preso sette lunghi anni per sviluppare tutto l'apparato necessario a sostenere l'altezza vertiginosa che avrebbe acquistato in quelle sei settimane.
Esattamente in questo momento, un anno fa, tornavo dal viaggio che mi ha cambiato la vita. Sorvolando l'Atlantico, mentre attraversavo la diffuminata linea di separazione tra il giorno e la notte che divideva il cielo a metà, decisi che volevo cambiare rotta vitale.
E' passato un anno, e apparentemente non è cambiato nulla. Anzi, anche oggettivamente non è cambiato niente: stesso lavoro, stessa casa, perfino lo stesso taglio di capelli. A volte mi esaspero, perché vorrei che i cambiamenti agognati (e sudati) arrivassero il più presto possibile. Poi però, quando finalmente mi calmo, ricordo che il successo è sempre il risultato di una crescita e di una maturazione interiore, e che questa richiede tempo. Per cui, se i cambiamenti non arrivano ancora, non devo disperarmi.
Forse sto semplicemente mettendo ancora radici.
2 commenti:
molto bello.. ma se ciò nn accade, se nn riusciamo a maturare e a crescere? m piacerebbe essere come il bambù.. ma quanto è difficile!
ali
Sei come il bambù, solo che non devi scordarti di lavorare sulle radici. Credo che la chiave sia tutta qui cara. Un bacione e... mi raccomando!
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