domenica 17 ottobre 2010

Il prezzo delle scelte

Quante volte ti sei trovata davanti a un bivio? Dovendo decidere da sola che strada prendere, che opzione sarà la migliore? Quante volte hai dubitato, ti sei fermata, hai chiesto aiuto alla vocina interiore, senza sentire una risposta, e alla fine hai scelto ad occhi chiusi, senza ragionarci su, solo seguendo l'intuizione?

E quante volte ti sei ritrovata a fare i conti con la vita, anni dopo quel bivio, e hai concluso che in fondo, sì, decisamente avevi preso la strada giusta, sei contenta di come siano andate le cose, rifaresti tutto, ecc. ecc. ecc.?

Così è come mi sento in questo momento: 4 anni fa presi -un po' alla leggera- la decisione di andare via dall'Italia, un po' per lavoro, un po' per amore (o quello che pensavo fosse amore). L'amore mi durò pochissimo, il lavoro mi è durato quattro anni, fino all'altro ieri.

Venerdì 15 ottobre 2010. Una data cruciale: nello stesso giorno sono rimasta senza lavoro ('sta benedetta crisi) e ho scoperto che quell'ex per cui avevo attraversato la frontiera sta per diventare padre. Forse è stata una coincidenza, forse no. Sarebbe potuta essere una tragedia greca, eppure non lo è stata. Per lui mi sono profondamente rallegrata: in fondo quel giorno presi la decisione giusta, permettendogli di trovare una persona più adatta a lui di quanto lo fossi io. Quanto a me, la nuova condizione di disoccupata non è una mia scelta, ma è un'occasione per dare un giro di 180 gradi alla mia vita (so quel che state pensando: "Ma non erano 360 gradi?". No! 360 gradi no, che se no torni al punto di partenza!!).

Insomma, nonostante la tormenta di notizie scioccanti che avrebbe tramortito chiunque, sono stranamente tranquilla. Venerdì si è semplicemente chiusa un'epoca. Tutto qui.

C'è solo una piccola spina che ogni tanto punge, e che non andrà mai via, lo so io e lo sai tu (che la decisione sia quella di andare, tornare, restare o lasciare): non saprai mai come sarebbe andata se al bivio avessi preso l'altro cammino.

Ma è una spina con la quale in fondo, nonostante tutto, impari a convivere. Perché è il prezzo da pagare per chi, almeno, una decisione la prende.

2 commenti:

Verónica Miño Vásquez ha detto...

Simo!!
Nada pasa por casualidad, todo tiene sentido en el marco de algo más duradero y trascendente: nuestra vida, toda nuestra vida…el problema es que hasta dentro de unos años, hasta que podamos ver el conjunto, no entenderemos el sentido de algunas cosas. En todo caso, como dice Saramago: “siempre llegamos donde nos esperan” así que da igual que decidas quedarte o marcharte, estarás donde debes estar…aunque si decides marcharte, te echaremos de menos.

Simona ha detto...

"Siempre llegamos donde nos esperan", Saramago tiene toda la razón... sólo espero no llegar tarde!
Gracias de corazón por el precioso comentario! Nos vemos prontísimo!